Uno studio del Wellcome Trust Centre dell’University College di Londra diretto dal Dott. Robb Rutledge ha cercato di dimostrare come la felicità sia una equazione matematica. Sono stati invitati 26 volontari a completare un compito decisionale in cui le loro scelte hanno portato in alcuni casi a guadagni in altri a perdite economiche. In base ai dati raccolti gli esperti hanno poi costruito un modello computazionale in cui il concetto di felicità fosse legato ai premi e alle aspettative.
E’ stata poi utilizzata una app smartphone, un gioco, che ha preso il nome di “ciò che mi rende felice”, testato successivamente su 18420 soggetti. La sorpresa è stata che la stessa equazione per la felicità avrebbe prodotto effetti positivi anche se in premio ci fossero stati solo punti piuttosto che soldi. Cosa si è voluto dimostrare? Semplicemente che la felicità che si prova in un determinato momento non riflette se le cose stanno andando bene bensì se stanno andando meglio del previsto.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Proceeding of National Academy of Science” e in tale occasione il Dott.Rutledge ha dichiarato: “si dice spesso che saremo più felici se le nostre aspettative saranno inferiori. Troviamo che ci sia del vero in questa affermazione: aspettative inferiori rendono più probabile che un risultato le supererà e di conseguenza avrà un impatto migliore sulla felicità”.