Dolcificanti artificiali pericolosi: possono dare dipendenza

Una scoperta molto interessante è stata fatta dal Dott, Francesco Leri, dell’Istituto Associato di Neuroscienze e Scienze Cognitive Applicate, il quale ha studiato gli effetti che provoca nel nostro corpo l’introduzione dei dolcificanti.

In particolar modo è stato tenuto sotto osservazione il fruttosio contenuto in tanti alimenti, primi fra tutti i biscotti.
Secondo un rapporto presentato quest’anno al Canadian Neuroscience Meeting della Canadian Association for Neuroscience-Association Canadienne des Neurosciences, ci sarebbe una forte correlazione tra obesità e dipendenza creata da questo alimento.

Fino ad oggi l’attenzione è sempre stata puntata su altri tipi di dipendenza, il gioco d’azzardo o chiaramente le sostanze stupefacenti.
Nessuno aveva mai pensato che anche sostanze alimentari contenute nei cibi, che consumiamo abitualmente, potessero provocare dipendenza.

Ebbene il fruttosio avrebbe sul nostro organismo gli stessi effetti di qualsiasi altra droga: in mancanza di assunzione costante provocherebbe crisi di astinenza quindi il desiderio di rimpinzarci di dolci, con il risultato di ingrassare.

Ovviamente questa scoperta ha creato scompiglio nell’industria alimentare da che da semprDolcificanti artificiali pericolosi: possono dare dipendenzae ha utilizzato questo alimento nella produzione in larga scala di alimenti.
Se vogliamo dirla tutta questa scoperta non è poi tanto una novità in quanto, da sempre ,gli scienziati hanno cercato di mettere in relazione l’obesità e l’appetibilità di determinati cibi che , in alcuni casi, diventano irresistibili.

Qualche tempo fa il dott. Barry Levin della New Jersey uNIVERSITY, studiò alcuni topi che erano stati nutriti per un po’ di tempo con alimenti ricchi di grassi e zuccheri; il risultato fu che questi animali, in poco tempo, diventavano obesi, con una propensione compulsiva alla ricerca di quel cibo; quei topi, invece che erano stati nutriti con alimenti normocalorici, in 7 giorni circa riducevano la loro richiesta di cibo.

Che il cibo possa essere paragonato ad una droga ancora è da sapere con certezza, quello che è sicuro è che possiamo e dobbiamo difenderci dall’obesità curando l’alimentazione e non rimpinzandoci di tutto quello che ci propongono.

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