Dislessia e tetra: strumento efficace

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento; ne sono colpiti bambini in età scolare, in una percentuale che va dal 4 al 10%. Va innanzitutto chiarito che la dislessia non è una malattia mentale: semplicemente ha un’origine neurobiologica per cui, chi ne è colpito, fa fatica a leggere velocemente e correttamente a voce alta. Allo stesso modo i dislessici hanno grande difficoltà svolgere semplici calcoli aritmetici e necessitano di un insegnamento che non corrisponde a quello classico scolastico.

Quando la dislessia viene diagnosticata, generalmente suscita grande ansietà nella famiglia che la vive come una vera e propria tragedia o con sensi di colpa. In realtà la dislessia non è causata da problemi ambientali, nè psicologici nè tantomeno chi ne è colpito ha deficit neurologici. Certo è che la dislessia deve essere diagnosticata e seguita scrupolosamente perchè se così non fosse potrebbe avere conseguenze anche gravi.

Innanzitutto un bambino dislessico, non riconosciuto, inserito in un ambiente scolastico standard, farà una fatica enorme per stare dietro gli altri compagni, finendo per essere deriso e colpevolizzato. Tutto ciò, spesse volte, ha portato a far diventare i bambini ansiosi, depressi e con una autostima piuttosto scarsa. Oggi si sa che la dislessia colpisce prevalentemente i maschi e che se in famiglia uno dei genitori è dislessico, un bambino avrà più possibilità di ereditarla. La diagnosi va effettuata in maniera sinergica tra diverse figure professionali: il logopedista, l’ortottista, il neuropsichiatra, lo psicologo, il foniatra.

La dislessia è caratterizzata sostanzialmente dalla mancata decodificazione dei fonemi.Per capirci: normalmente per leggere guardiamo da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, il che non è una cosa semplice ma la pratica aiuta a far diventare questo atteggiamento automatico. Nei dislessici questo non avviene, per cui spesso saltano delle sillabe o addirittura delle righe.

Inoltre in una percentuale di dislessici si assiste a problemi di vista, per esempio elevata sensibilità al contrasto,o mascheramento laterale. La diagnosi di dislessia viene fatta tra i 7 e i 9 anni periodo scolastico in cui si cominciano a comprendere i testi scritti. Da poco tempo esiste uno stumento, il TETRA, in grado di fornire informazioni precise circa la situazione visuopercettiva dei bambini in modo da orientare il medico verso una diagnosi più precisa.

Il Dott. Carlo Aleci è l’inventore di questo strumento che si compone di un tablet per il paziente, un tablet per il medico e un separatore per i test che verranno effettuati. Con questa metodica si ottengono informazioni sia visive che pratiche di lettura più precise, affinchè si possano mettere in pratica le migliori strategie riabilitative.

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