Dipendenza da internet: sintomi e rimedi

In inglese vengono chiamati “net slaves”, in italiano “schiavi digitali”: si tratta di un intero esercito che passa fino ad otto ore al giorno, davanti al computer a avorare, navigare, chattare, quelli che vivono con il blackberry in mano, che non possono fare a meno della tv o della playstation.

Migliaia di persone che trascorrono gran parte del loro tempo davanti ad uno schermo digitale, con il rischio di allontanarsi dalla vita reale (e di ingrassare a dismisura).
Per tutti è stato diagnosticato un nuovo disagio.

A tutti sarà capitato di innervosirsi, agitarsi, arrabbiarsi, quando non si riesce a collegarsi ad internet, ad accedere ad un detrminato sito o scaricare dati dal web.

Queste sensazioni hanno un nome “discomgoogolation”(scombussolamento da google).
E’ un neologismo coniato dal dott David Lewis, uno psicologo inglese, sulla base del sondaggio “yougove” su un campione di 2100 persone.

Quasi la metà della popolazione della Gran Bretagna soffre di questo disturbo, con oltre un quarto, che ammette di raggiungere alti livelli di stress quando non riesce a connettersi alla rete.

Secondo il dott Lewis, la proliferazione della banda larga ha significato che per la prima volta nella storia siamo entrati nella cultura delle “risposte immediate”.Dipendenza da internet: sintomi e rimedi

Abbiamo una galassia di informazioni a portata di click e siamo ormai diventati dipendenti dal web; e se per raggiungerle occorre qualche secondo in più della norma diventiamo impazienti, smaniosi, a disagio.

Il dott Lewis è arrivato a queste conclusioni attraverso la misurazione dei battiti cardiaci e dell’attività cerebrale dei soggetti coinvolti.

Il sondaggio ha rivelato che il 70% dei britannici non potrebbe vivere senza internet, con oltre la metà della popolazione che dichiara di usare il web tra una e quattro ore al giorno e il 19% delle persone spendono in media più tempo online che con le loro famiglie ogni settimana.

Il 47% degli intervistati pensa che nella vita internet sia più importante della religione, e un quinto presta più attenzione al web che al proprio partner.

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