Spesso le diete restrittive risultano essere controproducenti, in quanto ci sottopongono ad enormi sacrifici che sono insostenibili nel lungo periodo e che quindi favoriscono un ritorno repentino alle vecchie ed errate abitudini alimentari causando un recupero di peso corporeo che spesso supererà quello iniziale. Così molte di queste diete si trasformano da dimagranti ad ingrassanti.
Quando ci approcciamo ad una dieta dobbiamo sempre chiederci: posso mantenere queste nuove abitudini alimentari nel tempo?
Se la risposta è negativa è meglio non iniziare la dieta per non esporci al rischio succitato.
La dieta dimagrante deve essere sostituita quindi con una dieta funzionale, ovvero con una dieta che non ci priva, come la prima, di alimenti ma ci aiuta ad acquisire un nuovo comportamento alimentare in grado di farci raggiungere uno stato di benessere fisico attraverso la scelta di alimenti cosiddetti “funzionali”.
Si definiscono funzionali quegli alimenti che oltre ad essere nutrienti sono in grado di incidere positivamente su alcune funzioni fisiologiche e di ridurre l’insorgere di talune malattie.
Quindi il principio guida non sarà “mangia di meno” ma “mangia sano”.
Mangiare sano ci aiuterà poi anche ad avere un approccio sano alla vita a 360 gradi. Così facendo arriveremo naturalmente ad allontanare da noi cattive abitudini come fumo ed alcol e ci sentiremo più carichi per affrontare quel minimo di attività fisica di cui tanto necessita il nostro organismo. Alcuni esempi di questi “functional foods” sono lo yogurt, l’aglio, il pomodoro, il salmone, le noci, i broccoli, i legumi.
Qui di seguito trovate un esempio di menù funzionale:
Colazione
Latte magro arricchito con Omega 3 – fette biscottate integrali con marmellata senza zuccheri aggiunti
Snack
Te verde ricco di catechine – Frutti rossi o noci
Pranzo
Zuppa di verdure – formaggio magro – panino integrale – pomodori freschi
Snack
Crackers di soia con bresaola
Cena
Pasta integrale con olio di riso e formaggio – Pesce – broccoli/cavoli – Vino rosso