Dieta a zona: come funziona

La dieta zona messa a punto negli Stati Uniti da un certo Barry Sears, ha conquistato la Spagna, l’Italia, il Giappone e adesso anche Israele.

Questa dieta è universale perchè tutti i paesi hanno ormai lo stesso problema, l’aumento costante di casi di sovrappeso e obesità.

La regola della dieta zona è di non escludere nessun alimento ma di imparare a bilanciarli in maniera equilibrata.

E’ un regime alimentare che si può definire camaleonte perchè si adatta a usi e costumi di diverse popolazioni che apparentemente non hanno niente in comune gli uni con gli altri.
Esaminiamo quali sono i principi della dieta zona.
Dieta a zona: come funziona
Bisogna immaginare di mettere in un piatto tutto ciò che si deve mangiare durante un pasto, l’importante è riempirne un terzo con proteine che contengono pochi grassi e 2/3 con carboidrati colorati.

Per esempio carni bianche e pesce più verdura o frutta. Non dovrà mai mancare il condimento a base solo di olio extravergine d’oliva. L’importante è garantire almeno il 40 % di proteine, il 30% di carboidrati,
il 30% di grassi.

Un esempio di pranzo leggero è rappresentato da una melanzana farcita con parmigiano a cui si può accompagnare un bicchiere di vino. Oppure una fetta di filetto di manzo ai ferri condito con una manciata di pinoli e un cucchiaino di olio da servire assieme ad un bicchiere di vino rosso.
Da sfatare l’ opinione che i carboidrati siano solo pane e pasta; lo sono anche i vegetali che rappresentano quelli migliori perchè ricchi di polifenoli.

I polifenoli sono elementi chimici con notevoli proprietà antiinfiammatorie che fino a poco tempo fa non erano neanche conosciuti. Il cibo interagisce con i geni innescando o spegnendo tutti i fenomeni di
infiammazione che sono alla base di molte patologie croniche.

Il cibo quindi può diventare una specie di farmaco che non solo fa bene alla salute ma anche alla linea.

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