Il disturbo più frequente nei mesi invernali e che colpisce la stragrande maggioranza di bambini che frequentano la scuola materna si chiama gastroenterite.
Si manifesta principalmente con l’insorgenza improvvisa di vomito ripetuto e scariche diarroiche liquide.
Spesso la fase acuta , durante la quale ci può essere anche febbre, migliora nel giro di 48 ore con diminuzione delle scariche e degli episodi di vomito, che però possono anche continuare per 6- 7 giorni ancora con dolori addominali e scarso appetito.
L’emissione di vomito e diarrea porta ad una perdita importante di liquidi e di sali nel bambino e questo è il punto più importante della malattia.
Contro questo tipo di virus non ci sono molte armi efficaci, ma il nostro sistema immunitario è in grado di produrre da solo anticorpi.
La prima cosa da fare, in un bambino colpito dal virus, è ristabilire l’equilibrio idrico-salino.
Bisogna ridurre la quantità di cibo (il bambino ci pensa da solo e quando non vuole mangiare non bisogna forzarlo) e somministrare liquidi, nei lattanti il latte materno non va assolutamente sospeso.
Spesso il bambino, dopo avre bevuto vomita, perciò è importante che l’introduzione di soluzioni idrosaline sia fatta molto piano e non prima di 30-40 minuti dopo l’episodio di vomito.
Si raccomanda, di solito, di fare una flebo per bocca, cioè introdurre i liquidi goccia a goccia per bocca come se si facesse una flebo per vena, in modo da far assorbire liquidi e sali senza provocare il vomito.
La reidratazione orale consiste nel somministrare delle bustine di sali e zuccheri da sciogliere in precise quantità di acqua e far bere il bambino a volontà.
Si può associare anche la somministrazione di probiotici, fermenti lattici, che migliorano l’equilibrio della flora intestinale.
In definitiva la diarrea è un fastidio mai un rischio nè per gli adulti nè per i bambini e si guarisce quasi sempre spontaneamente.