L’Università dell’Illinois, in particolare il Dipartimento di Food and Science and Human Nutrition, ha ipotizzato che due erbe, il rosmarino e l’origano potrebbero essere utili nel combattere e prevenire una patologia altamente diffusa: il diabete.
In particolare ad essere attivi sarebbero alcuni polifenoli e flavonoidi presenti in queste erbe.
La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Agricoltural and Fodd Chemistry. La coordinatrice dello studio, la Dott.ssa Allyson M. Bower, ha preso in esame diversi tipi di erbe: l’origano greco, la maggiorana, il rosmarino e l’origano essiccato sia freschi che secchi, notando come entrambi avevano un effetto positivo su di un enzima direttamente collegato al diabete, enzima capace di regolare la produzione di insulina.
Le specie più attive sono risultate quelle provenienti dal Messico e dalla Grecia avendo dimostrato di possedere più sostanze bioattive.
L’origano possiede due sostanze importanti: il timolo ed il carvecloro dal forte potere antisettico. Recenti studi avevano già dimostrato come queste sostanze fossero capaci di ridurre le infezioni al pari degli antibiotici. L’origano è un buon calmante della tosse, dei dolori intestinali, efficace anche per combattere la cellulite.
Il rosmarino è considerato, a tutt’oggi, la migliore pianta balsamica, ricca di flavonoidi, tannini, resina ed oli essenziali oltre all’acido rosmarinico dalle potenti proprietà antiossidanti. Il rosmarino trova applicazione in caso di mal di gola, dolori mestruali importanti, contusioni e slogature; utile per la pelle capace di renderla più giovane e di attenuare le rughe.
Le ricerche non sono ancora concluse ma l’invito degli scienziati è quello di utilizzare il rosmarino e l’origano quotidianamente per condire le nostre pietanze.