A breve sulla rivista Diabetology sarà pubblicata la conclusione di uno studio che ha cercato di dimostrare che le persone che mangiano formaggi e prodotti caseari ad alto contenuto di grassi sono a rischio significativamente più basso di sviluppare il diabete di tipo 2, rispetto a coloro che ne mangiano di meno. Per circa 14 anni sono stati presi in esame 27000 soggetti, per lo più donne, di un’età compresa tra i 45 ed i 74 anni; nel corso della sperimentazione a 2680 persone è stato diagnosticato il diabete.
I partecipanti allo studio hanno consumato circa otto porzioni di prodotti lattiero-caseari ad alto contenuto di grassi, compresa la panna ed il latte intero ma, con sorpresa, hanno avuto un’incidenza minore del 23% di sviluppare diabete rispetto a coloro che hanno consumato una sola porzione al giorno di prodotti caseari a basso contenuto di grassi. Nel valutare la risposta dei partecipanti allo studio sono stati presi in esame anche altri parametri che comprendevano l’assunzione di energia totale, l’indice di massa corporea, l’abitudine al fumo o al consumo di alcol.
Allo stesso modo è stato valutato il rischio di sviluppare diabete in coloro che consumavano carne. Chi aveva mangiato carne a basso contenuto di grassi risultava più a rischio rispetto a chi consumava carne grassa. Lo studio quindi sembra suggerire che non tutti i grassi sono uguali quando si parla di diabete e che i grassi derivanti dal latte potrebbero offrire uno scudo contro la malattia.
Per darvi una idea, otto porzioni di prodotti lattiero caseari al giorno corrispondono più o meno a 170 gr di latte intero, a poco più di un grammo di crema o a due cucchiai di panna.
La domanda che ci poniamo è questa: la conclusione di questo studio sarà valida per tutti o bisogna valutarla in base alla dieta standard che ognuno di noi segue quotidianamente? Ci spieghiamo meglio: i formaggi e i prodotti lattiero-caseari non faranno male a chi soffre di diabete ma se inseriti in una dieta ricca di cibo spazzatura produrranno lo stesso effetto o funzionano solo se si affianca loro il consumo di frutta, verdura, pesce ed altri alimenti nutrizionalmente validi?