Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 41% di casi di cecità è dovuto alla degenerazione maculare. Generalmente questa patologia, non provoca cecità totale, ma è severamente penalizzante per chi ne è colpito. E’ stata dimostrata una stretta correlazione tra età e degenerazione maculare, anche se esistono anche delle forme giovanili, di cui soffre chi è colpito da una grave forma di miopia.
La degenerazione maculare colpisce la macula, la parte centrale della retina. Grazie a quest’organo, riusciamo a leggere, a vedere un volto, in parole povere, la macula serve per la visione di ciò che si trova al centro del nostro campo visivo.
La degenerazione maculare danneggia questa capacità.
L’incidenza è più alta nelle donne che negli uomini, innanzitutto perchè le prime sono più colpite dalla miopia, poi perchè vivono più a lungo.
Oltre al fattore ereditario ce ne sono altri che favoriscono l’insorgere della degenerazione maculare: la luce solare, i raggi ultravioletti la favoriscono perchè producono più radicali liberi nell’occhio.
Sempre consigliabile indossare occhiali da sole.
Un aumento del colesterolo è un fattore di rischio, non bisogna far mancare dalla nostra dieta, vitamine e pesce che con gli omega 3 contrastano il deposito del colesterolo nel sangue.
L’ipertensione provoca un danno alle pareti della retina.
I segnali che dovrebbero metterci in allarme sono: un lento ma graduale calo della vista
la visione di immagini distorte, la visione di immagine sfuocate che in seguito diventano scure.
Le terapie attuali sono essenzialmente due: la fotocoagulazione laser e la terapia fotodinamica. Esiste la “carta dei diritti del paziente” colpiti da malattie della macula, che si prefegge l’obiettivo di difendere i diritti dei malati sottolineando l’impatto sociale di questa malattia, destinata a crescere in tutto il mondo.
I punti principali sono due: essere informati e curati, ricevere una diagnosi tempestiva e disporre di una corretta riabilitazione.