Creme solari, tutto ciò che c’è da sapere

Eludere una scottatura solare durante i soffocanti mesi estivi a volte può essere molto difficoltoso. Il sudore, il calore e l’umidità possono indebolire rapidamente qualsiasi protezione fornita dalla crema solare, anche se applicata con cura.


Per prevenire i danni derivanti dall’esposizione al sole ci sono alcuni passi fondamentali che tutti possono seguire. Si consiglia innanzitutto di utilizzare una crema solare che abbia grado di protezione pari almeno a 15, e non esporsi ai raggi solari dalle 11:00 alle 14:00. Se ci si trova in spiaggia o in piscina, è importante applicare nuovamente la protezione solare ogni due ore o dopo una nuotata.

Di seguito vi forniamo importanti informazioni derivanti dalle più comuni domande che sono solitamente rivolte ai medici o ai farmacisti su questo tema, e che vi consentiranno di avere le idee molto chiare.

1) Qual è il modo giusto per applicare la crema per la protezione solare?

Dobbiamo ricordare questi quattro numeri magici: 30, 20, 2 e 35.Creme solari, tutto ciò che c'è da sapere

Trenta è il grado di protezione minimo che si dovrebbe usare, chiaramente dovrà trattarsi di crema solare resistente all’acqua e ad ampio spettro.

Venti è il numero di minuti, precedenti l’esposizione al sole, in cui si deve applicare la protezione solare. A meno che non si tratti di lozioni che contengono biossido di titanio o ossido di zinco, che sono immediatamente efficaci.

Due è il numero di ore tra un’applicazione e l’altra, a meno che non si stia sudando o ci si bagni

Trentacinque è il numero di grammi necessari per rivestire il tuo corpo con abbastanza prodotto (uno strato di 0,002 millimetri) per fornire il grado di protezione mostrato in etichetta. Se si usa uno spruzzatore questa quantità corrisponde a uno spruzzo della durata di novanta secondi, se si usa la crema in flacone, è la quantità che riempirebbe un bicchierino da liquore.

2) Come posso applicare al meglio la protezione solare sulla mia schiena?

In questi casi è molto utile usare del prodotto confezionato in bombolette spray. Se non si ha la flessibilità necessaria, sono oggi disponibili in commercio dei prodotti che trasformano capi di abbigliamento, come t-shirt o canotte, in vere e proprie barriere anti-ultravioletti, come SunGuard UPF30.
Basta lavare i vestiti una sola volta e questi saranno in grado di impedire ai raggi ultravioletti di colpire la nostra pelle, e questo effetto si protrarrà per 20 lavaggi.

3) Mangiare sano aiuta a prevenire i danni causati dal sole alla pelle?

Alcuni nutrienti, in particolare le sostanze fitochimiche, migliorano la capacità della pelle di scongiurare danni. Uno studio ha scoperto che il licopene (pigmento di cui sono ricchi i frutti e le verdure rosse) può prevenire i danni da raggi ultravioletti.
Un altro studio ha dimostrato che le persone che assumono un integratore con alfa-e beta-carotenoidi (molto presenti nei frutti e nelle verdure di colore arancione e giallo) hanno meno probabilità di subire danni alla pelle dopo esposizione ai raggi UVA
Mangiare sano, quindi, aiuta sicuramente, ma non si deve fare mai a meno delle creme protettive o comunque non bisogna mai esporsi incautamente ai raggi solari.

4) Il sole potrebbe causare il cancro, ma i prodotti solari sono sicuri?

Alcuni studi hanno sollevato dei dubbi circa la sicurezza di oxybenzone e retinil palmitato, due ingredienti che si trovano in alcuni filtri solari ma questi rischi sono del tutto evitabili leggendo le etichette.
Sebbene non ci siano studi definitivi in grado di provare la loro pericolosità per l’uomo, sarebbe bene evitare prodotti solari che li contengano per scongiurare anche il minimo rischio.

5) Posso usare le creme solari dello scorso anno?

La maggior parte delle creme solari hanno una scadenza di tre anni, in modo da evitare di buttare la crema avanzata l’anno precedente.
Però se ci è avanzata la crema solare dell’anno precedente, probabilmente non ne usiamo abbastanza. Basti pensare che se ne dovrebbero usare circa quaranta grammi ogni due ore per garantirci una protezione adeguata per capire che se ci avanza l’unico tubetto non ci stiamo proteggendo efficacemente.

6) Curare le scottature aiuta a ridurre i danni subiti dalla pelle?

Purtroppo no. Una volta ustionati, il danno subito dalla pelle a livello cellulare non è più sanabile. Possiamo solo alleviare i sintomi della scottatura.
Quindi la prevenzione è d’importanza fondamentale.

7) Una maglietta offre una protezione sufficiente?

Dipende dalla maglietta. Alcuni tessuti sono più sicuri di altri. Il grado di protezione solare degli abiti si misura in UPF (Ultraviolet Protection Factor). Una maglietta di cotone bianco ha un UPF pari a 5, che scende a 3 se bagnata.
Chi ha una pelle sensibile dovrebbe prediligere abiti con un tessuto dall’intreccio fitto e lavarli con prodotti, reperibili oggi in commercio, che permettono di raggiungere un UPF pari a 30.

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