Il crampo è caratterizzato da un dolore improvviso che, di solito, interessa le gambe in particolare il polpaccio ma può farsi sentire anche alle dita dei piedi. Chi ne è colpito avverte immediatamente il muscolo rigido e come se fosse paralizzato, rendendo anche il più semplice movimento impossibile e doloroso.
Generalmente i crampi compaiono dopo avere effettuato una sforzo notevole, per esempio dopo una attività sportiva quando si è molto sudato e si è perso potassio e magnesio, ma possono anche comparire a riposo, soprattutto di notte.
Se il fenomeno capita durante una attività, il consiglio è di mettersi a riposo e interrompere ciò che si stava facendo, massaggiando il muscolo interessato. Quando il crampo interessa la coscia è bene sollevare la gamba, senza piegarla, e massaggiare, per trovare un po’ di sollievo.
Se il crampo interessa il polpaccio, conviene sedersi, massaggiare la parte interessata e mettere il piede a martello per allungare quanto più possibile il tendine. Quando la zona interessata è il piede, invece, basta tirare le dita verso l’alto, per poi distendere la pianta per sciogliere i muscoli contratti.
Perchè e quando compaiono i crampi. Il motivo è quasi sempre un ridotto afflusso di sangue al muscolo che, privato dell’ossigeno necessario, si modifica.
Il sudore fa la sua parte in quanto fa perdere all’organismo importanti sali minerali, alterando il muscolo. In estate quindi si è decisamente più vulnerabili.
Stessa cosa se si pratica una attività sportiva intensa. Lo sforzo fa produrre al nostro corpo acido lattico che intossica il muscolo, bloccandolo. Può capitare di avvertire un crampo anche d’estate quando ci si tuffa in mare nell’acqua fredda, o se per caso si entra in un ambiente provvisto di aria condizionata. Il cambiamento improvviso di temperatura, infatti, non fa irrorare a sufficienza i muscoli.
Le donne in gravidanza potrebbero vedere accentuato questo fenomeno in quanto il peso del bambino schiaccia i vasi sanguigni delle gambe, impedendo un corretto afflusso di sangue. Da considerare, poi, che il sangue, durante la gestazione, ha una densità maggiore.
Quando si soffre di ipocalcemia è facile che compaiano i crampi. Il calcio favorisce la contrazione dei muscoli per cui una sua caranza risulta deleteria.
Il crampo di solito non è una patologia che desta particolare preoccupazione in quanto tende a risolversi spontaneamente. Capita che dopo un episodio del genere, la parte interessata rimanga un po’ più indolenzita; in questo caso si può pensare di ricorrere, per qualche giorno, all’utilizzo di antinfiammatori o miorilassanti. Se capitano in maniera più continua è consigliato un esame diagnostico, in grado di valutare la regolarità del flusso sanguigno nelle vene più grosse.
Esiste un altro esame che il medico valuterà se effettuare o meno, che riguarda invece i vasi più piccoli e prende il nome di videocapillaroscopia; consiste nello spalmare su un’unghia un olio particolare, passando poi una sonda, dotata di telecamera che ha lo scopo di evidenziare eventuali anomalie.
La prevenzione può e deve iniziare a tavola, innanzitutto riducendo l’apporto di grassi e integrando con l’assunzione di alimenti ricchi di potassio, sodio e magnesio: le banane, le patate, i pomodori, l’ananas, il melone ed il pompelmo. Bevete durante la giornata almeno due litri di acqua al giorno e non disdegnate il consumo di tè, succhi naturali, spremute e centrifugati di verdura. Questi accorgimenti sono obbligatori per tutti, in particolare durante i mesi più caldi e per chi pratica attività sportiva.