Chi ha dei bambini molto piccoli sa che quando si da loro da mangiare, ad un certo punto, girano la testa e si rifiutano di aprire la bocca. Il motivo è semplice: sono sazi! Ecco cosa dovremmo, tra le altre cose, imparare da loro: smettere di mangiare quando non se ne sente più la necessità. Purtroppo però le cose per noi adulti non funzionano sempre così e allora capita che, pur non provando lo stimolo della fame, continuiamo a rimpinzarci, spesso di schifezze. Il fatto è che gli adulti sono condizionati da tanti fattori: il primo è lo stress che ci spinge a cercare nel cibo una specie di consolazione poi siamo influenzati dalla pubblicità che ci bombarda di prodotti sempre nuovi e invitanti a cui non è facile resistere.
La conclusione è che tutti mangiamo più di quanto sia necessario per sopravvivere. Dobbiamo quindi imparare a smettere di mangiare e, per farlo, è necessario seguire alcune semplici regole. Se provassimo a consumare cibi integrali e a smettere immediatamente, appena avvertiamo il sintomo di sazietà, già saremo sulla buona strada. Il secondo passo dovrebbe essere quello di imparare a masticare lentamente e con cura. Perchè al nostro cervello arrivi il segnale di soddisfazione occorrono più o meno 12 minuti per una persona magra, più di venti per chi è in sovrappeso o obeso. Mangiare piano aiuta a mangiare di meno.
I cibi ricchi di calorie ma che possiedono uno scarso volume andrebbero evitati. Il cibo più soddisfacente è quello che contiene fibre, proteine e acqua. Non è una buona abitudine mangiare mentre si guarda un film, mentre si lavora al computer o mentre si guida perchè il cervello, impegnato in altro, non registra correttamente la quantità di cibo che abbiamo assunto. Cambiate i vostri piatti e sceglietene qualcuno molto piccolo; questo piccolo stratagemma ingannerà il cervello facendogli credere che abbiamo mangiato a sufficienza.
Date importanza ai primi morsi dati ad un panino o alle prime forchettate di pasta: sono questi che colpiscono maggiormente le nostre papille gustative; dopo qualche minuto si saranno abituate al sapore e perderanno sensibilità. Secondo le ultime ricerche sono tre le caratteristiche che rendono un pasto soddisfacente: il peso del cibo, la quantità di proteine contenute e la quantità di fibre.