Come evitare le intossicazioni alimentari

Ogni anno si verificano migliaia di casi d’intossicazione alimentare dovuti al consumo di cibo scaduto o conservato male. Addirittura è stato misurato che vi è una possibilità su sei di contrarre un’intossicazione alimentare nel corso dell’anno. Se ci pensiamo bene, si tratta di una probabilità elevatissima.
Per ridurre il rischio è necessario adottare semplici regole che riguardano la fase dell’acquisto e della scelta del cibo, quella della conservazione e quella della preparazione.

Fase di Acquisto e selezione prodottiCome evitare le intossicazioni alimentari

– Ponete maggiore attenzione a quei cibi che più di altri sono causa d’intossicazioni alimentari, come pesce, pollame, carne e uova.
– Preferite il cibo fresco a quello surgelato.
– Preferite gli alimenti la cui data di scadenza è lontana nel tempo
– Assicuratevi che i tappi delle bottiglie e le chiusure di sicurezza delle lattine siano integri
– Evitate quei pacchi o buste che sembrano essere rigonfi o svuotati
– Scegliete confezioni prive di ammaccature
– Tenete gli altri cibi in sacchetti separati da carne e pollame

Fase di conservazione

La temperatura è fondamentale per preservare tutte le caratteristiche alimentari e assicurare l’integrità. Assicuratevi che la temperatura del vostro frigorifero sia settata sui quattro gradi centigradi o inferiore.
E’ importante pulire perfettamente il cibo prima di introdurlo in frigo in modo da ridurre le possibilità di contaminazione.
Per quanto riguarda le carni rosse e bianche è importante consumarle entro tre giorni dell’acquisto o surgelarle entro due ore.
Il pesce invece deve essere consumato entro due giorni e, se fresco, può essere surgelato entro ventiquattro ore dall’acquisto.
La frutta e le verdure sono da conservare in frigorifero dopo l’acquisto e la pulitura, le uova invece possono essere conservate in frigo dalle tre alle cinque settimane.

Fase di preparazione e cottura

Per quanto riguarda i cibi surgelati è importante che siano portati a temperatura ambiente lentamente, facendoli passare prima dal frigorifero. In alternativa si possono immergere in acqua fredda all’interno di una busta e cambiare l’acqua ogni trenta minuti.
Una volta scongelati cucinateli al più presto. Per quanto riguarda le carni, se cotte in forno, la temperatura dovrà essere di almeno 170 gradi e, utilizzando un termometro da cucina, verificate che le parti interne raggiungano una temperatura di settanta gradi.
Il pesce, invece, è opportuno che sia tenuto in frigo a scongelare per tutta la notte, la temperatura di cottura interna dovrà raggiungere i sessanta gradi.
Ci accorgeremo che il pesce sarà cotto a puntino quando:

– la carne è opaca e si separa facilmente;
– i crostacei saranno diventati di un opaco perlaceo;
– le capesante saranno diventate di un bianco latteo e sode;
– i molluschi si presenteranno con le valve aperte. Buttate via quelli che non si sono schiusi.

Le uova invece si potranno ritenere cotte quando avranno raggiunto un aspetto sodo e non vi sia presenza di albume allo stato liquido.

Per quanto riguarda la frutta e la verdura occorre rimuovere le parti ammaccate e i frutti bacati e lavarle molto accuratamente in acqua prima di mangiarle, tagliarle o cucinarle. Dopo asciugatele usando un tovagliolo o strofinaccio pulito.

Quali regole dobbiamo invece seguire per conservare i cibi già cotti?
Il pesce dovrà essere conservato in frigorifero entro due ore dalla cottura; la stessa regola vale anche per le carni rosse e bianche, in questo caso, però occorrerà riscaldarle fino a raggiungere una temperatura interna di settanta gradi prima di consumarle.
Per ciò che riguarda le uova se volete conservale una volta cotte dovete assolutamente assicurarvi che esse siano state completamente cotte, in tal caso andranno riposte in frigo entro due ore dalla cottura.

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