Cibo biologico, l’importanza di mangiare sano

Una recente ricerca pubblicata sul “British Journal of Nutrition” ha spiegato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che gli alimenti biologici sono infinitamente più sani rispetto a quelli coltivati con metodi tradizionali, contengono quantità di gran lunga maggiori di sostanze antiossidanti. Cosa sono gli antiossidanti? Sono sostanze naturali che possono aiutare a prevenire, o quantomeno a ritardare, i danni alle nostre cellule e a ridurre il rischio di sviluppare alcune patologie.

La frutta e la verdura sono alimenti particolarmente ricchi di queste sostanze, in particolare i prodotti biologici. La vitamina C contenuta nelle fragole, nei broccoli, nei cavoli; la vitamina E negli spinaci, nelle noci, nell’olio di colza; il betacarotene nelle carote, nei piselli, nelle patate dolci; il licopene contenuto nei pomodori, nel pompelmo rosa, nell’anguria sono solo alcuni dei tanti esempi. La frutta e la verdura biologica sono più salutari perchè, da soli, riescono a produrre più antiossidanti utili a tenere lontani insetti e parassiti.Cibo biologico, l'importanza di mangiare sano

La frutta e la verdura, se lasciati a se stessi, sono degli organismi particolarmente intelligenti. Gli agricoltori che da sempre utilizzano fertilizzanti e sostanze chimiche, sostengono che le quantità che arrivano sulle nostre tavole sono infinitamente piccole, incapaci di arrecare danni alla salute. Quest’affermazione corrisponderebbe a verità se consumassimo solo un peperone, una carota o una pera; se consideriamo la notevole quantità di prodotti che assumiamo durante tutta la nostra vita le cose cambiano e di molto.

La verità è che, ad oggi, sappiamo molto poco sugli effetti a lungo termine dell’esposizione prolungata a queste sostanze. Una cosa è certa i pesticidi hanno effetti cumulativi; secondo il “Pesticide Action network”, l’esposizione a sostanze tossiche inizia già dal grembo materno per continuare poi per tutta la vita attraverso il contatto con acque inquinate, cibi inquinati, aria inquinata. Non è un caso se i contadini sono la categoria che lamenta maggiormente sintomi quali vertigini, nausea, mal di testa, difficoltà respiratorie, problemi legati alla riproduzione. Dovremmo, forse, diventare tutti un po’ più consapevoli di cosa acquistiamo e portiamo in tavola per noi e per i nostri figli.

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