Celiachia e analisi del sangue: un prelievo svela la malattia

Il risultato di anni di lavoro da parte di ricercatori dell’ospedale Gaslini di Genova ha portato alla conclusione che presto, grazie ad un semplice prelievo di sangue sarà possibile scoprire se si è affetti o meno da celiachia.

Grazie a questo test, inoltre, questa patologia potrebbe essere diagnosticata anche con un largo anticipo, fino a sei anni, prima che si manifesti palesemente. Attualmente questo test è disponibile solo presso la struttura ospedaliera genovese ma si spera, e ci si sta attivando, affinchè diventi un esame di routine presso tutti gli enti ospedalieri.

La celiachia è un’intolleranza al glutine e nello specifico ad alcune componenti dello stesso chiamate gliadine. Si stima che in Italia ne siano colpite una persona ogni 100/150.Potenzialmente il numero dovrebbe avvicinarsi ai 400 mila malati, ma ad oggi solo 85mila sono i casi diagnosticati.

La prolamina, una frazione proteica che costituisce il glutine, è la maggiore responsabile dell’effetto tossico per i celiaci. Ciò che scatena la reazione immunitaria nel celiaco sono le sequenze specifiche delle proteine del glutine.

Gli alimenti come il riso ed il mais, pur contenendo prolamine e gluteine, non danno luogo ad intolleranza, innanzitutto perchè la quantità sono inferiori e poi perchè mancano le sequenze incriminate.Celiachia e analisi del sangue: un prelievo svela la malattia

Le sequenze ripetitive,sono indispensabili nelle preparazioni alimentari, affinchè il glutine possa avere proprietà coesive ed alastiche. In sintesi si tratta di una sequenza di catene proteiche che vengono create industrialmente, non esistendo nel seme.

Formano, così, una struttura “a rete” che risulta tossica nel celiaco.
Pur essendo una malattia genetica, la celiachia,può insorgere anche in età adulta, scatenata magari da una gravidanza, da un intervento chirurgico o da un forte stress.

Il sospetto di celiachia è più forte nei pazienti diabetici o con disfunzioni della tiroide. Tra i celiaci, compresi i bambini, circa il 30% possiede auto-anticorpi contro la tiroide, circa il 14% soffre di disturbi tiroidei.

Nei casi di pazienti celiaci in cui sono presenti disturbi della tiroide che prevedono l’uso di ormoni, è fondamentale ripristinare un corretto assorbimento intestinale per fare in modo che i farmaci non perdano la loro efficacia.

I cibi adatti a chi soffre di tiroide sono il pesce azzurro, i vegetali, la vitamina A, C, B6.
Anche per i celiaci sarà indispensabile assumere gli stessi alimenti non dimenticando però anche cavoli, rape, senape, soia, frutta secca.

Recentemente è stato condotto uno studio dall’Università di Napoli sul ruolo della L-carnitina nel ridurre la stanchezza muscolare tipica della celiachia. Nei celiaci si nota un assorbimento diminuito della carnitina con conseguente riduzione della forza muscolare. L’assunzione di questo integratore si è dimostrara, in molti casi, risolutiva di questo sintomatologia.

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