Caregiver: i problemi di un ruolo difficile

Il termine inglese caregiver significa “persona che presta le cure”. Si tratta della persona che in ambito domestico si occupa dell’assistenza di una persona non autonoma o disabile. La figura del caregiver è di fondamentale importanza perchè permette alla persona malata o non autosufficiente o disabile di poter vivere nel proprio ambiente familiare.

Si prende cura della persona malata occupandosi dell’ igiene, dell’alimentazione, dei trasferimenti e della mobilizzazione. Si occupa dell’organizzazione dell’ambiente e delle risorse necessarie a
garantire la migliore qualità di vita del proprio assistito.
Caregiver: i problemi di un ruolo difficile
Può accadere però che nel corso del tempo si manifesti una crisi del caregiver. Se la malattia si protrae molto a lungo, subentra, ad un certo punto, quasi immancabilmente, la crisi del caregiver.

Prendersi cura di un parente malato in casa, infatti, ha una ripercussione negativa sul benessere familiare e sul curatore principale. Le necessità e le attenzioni che il paziente richiede finiscono per esaurire fisicamente e psicologicamente chi li cura.

Questa crisi non dipende tanto dalla gravità delle condizioni del malato, dai suoi disturbi comportamentali, dalla perdita completa di autosufficienza, ma dall’incapacità, avvertita dal caregiver, di continuare la sua funzione. Si sente sopraffatto dalla situazione, ha l’impressione di perdere il controllo sul comportamento del paziente e sulle sue stesse reazioni emotive.

Le conseguenze fisiche dell’ assistenza come ad esempio la perdita delle ore di sonno, possono danneggiare
la salute del caregiver. Inoltre, la vita sociale ne risulta compromessa e lo stress mentale, fisico e
sociale può influire sulla sua capacità di affrontare le situazioni e danneggiare seriamente la qualità di vita.

L’identikit del caregiver corrisponde di solito ad una donna, tra i 45 e i 60 anni, unita al paziente da legami familiari e che dedica ad esso circa 40 ore settimanali. Questa persona ha l’arduo compito di assumersi la responsabilità di tutto ciò che riguarda la vita del paziente, e questo porta piano piano a perdere la sua indipendenza e a trascurare se stessa, il che nei casi più estremi, provoca addirittura un blocco della propria vita che dura per anni.

I rapporti di coppia si deteriorano, insorgono problemi lavorativi, il tempo libero scompare.
Se teniamo in considerazione tutti questi elementi, capiremo meglio perchè risulta indispensabile per un caregiver imparare a prendersi cura di se stesso.

Molti si sentono colpevoli perchè pensano di essere egoisti se desiderano soddisfare le proprie necessità, mentre invece dovrebbero accettare il fatto che anche loro meritano di dedicare attenzione e tempo a se stessi. Cefalee, depressione, irritabilità, i caregiver sono più predisposti ad ammalarsi rispetto al resto della popolazione.

Per questo devono imparare ad ascoltare certi segnali d’allarme che indicano che c’è qualcosa che non va: problemi di sonno, stanchezza cronica, isolamento, tremore alle mani, disturbi digestivi, problemi di memoria, aumento o diminuzione dell’appetito e frequenti sbalzi d’ umore.

Può essere utile chiedere aiuto, mettersi in contatto con organizzazioni, associazioni, consultare professionisti. Indispensabile stilare una lista di compiti da svolgere ordinati in base alle priorità e cercare di non sacrificare il tempo da dedicare a se stessi.

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