Un adolescente, Logan Stiner, è morto per overdose di caffeina. Un medico, Stephen Evans, si è preso la briga di andare a ricercare altri casi di decessi collegati direttamente ad una dose eccessiva di questa sostanza: ne ha trovati solo 18. Il sospetto del medico è stato che il numero reale sia ben più alto. La madre del ragazzo ha tranquillamente ammesso che il figlio faceva uso della sostanza come supplemento per i suoi allenamenti. Gli esperti assicurano che il problema sta nella facile reperibilità di caffeina pura, specie in rete.
La scienza parla chiaro: piccole dosi di caffeina , quelle per esempio contenute nel tè o nel caffè, non fanno male, anzi possono essere utili ad aumentare la vigilanza quando necessario. Dosi estreme sono mortali.
La caffeina aumenta la frequenza cardiaca , la pressione sanguigna, ma assumendone tanta i vasi sanguigni si restringono e possono scatenare attacchi di cuore e convulsioni.
L’autopsia sul ragazzo ha rilevato che è morto per convulsioni, aritmie cardiache, battito anomalo, tutti effetti causati dalla caffeina.
La realtà è che in caso di morte improvvisa difficilmente i medici vanno ad indagare sulla quantità di caffeina presente nel sangue. Le compresse di caffeina pura registrarono il massimo consumo negli anni 70 e chi ne abusava erano soprattutto i camionisti ; alcuni di essi morivano prematuramente e la spiegazione spesso era data all’abuso del fumo; il sospetto è che anche quelle morti avrebbero potuto essere spiegate con una overdose di caffeina.
La maggior parte degli alimenti o delle bevande che contengono caffeina riportano in etichetta le raccomandazioni sul loro utilizzo; inoltre assistere ad una overdose provocata da bibite alla caffeina è difficile in quanto queste stimolano la diuresi per cui la maggior parte della sostanza viene presto eliminata con le urine.
Le compresse disponibili in rete di caffeina pura hanno di solito una piccola etichetta che non spiega affatto il reale pericolo che si corre nell’assumerle. La concentrazione di caffeina presente nelle compresse varia a seconda del prodotto ; la polvere, rinvenuta vicino al corpo del ragazzo deceduto, conteneva 16 volte la quantità contenuta nelle pillole che in genere corrisponde a 200 mg.