Il coffee and Caffeine Genetics Consortium ha effettuato una ricerca per stabilire se i geni che ognuno di noi possiede possano influenzare il consumo di caffè. In realtà lo scopo della ricerca al di là di una semplice indagine statistica ha voluto capire se sia possibile, attraverso l’utilizzo della genetica, consigliare o meno questa sostanza a determinati soggetti.
I ricercatori sono partiti dalla convinzione che i geni possono, non solo influenzare il nostro consumo di caffè, per capire di caffè quanto berne al giorno, ma modificare l’effetto che la caffeina produce sulla salute di ognuno di noi. Sono stati analizzati oltre 120000 soggetti ai quali è satto chiesto di spiegare che rapporto avevano con la caffeina e su quanta ne assumessero giornalmente.
Gli scienziati hanno poi scansionato il DNA di queste persone in modo da stabilire una eventuale correlazione tra geni e consumo di caffeina. Sono state individuate otto varianti genetiche di cui solo due hanno sorpreso i ricercatori, ovvero quelle che legavano il consumo di caffeina a valori alti di colesterolo e di zucchero nel sangue. Così si è espresso il Dott. Cornelis: “i nostri risultati potrebbero permettere di identificare sottogruppi di persone che possiedono più probabilità di beneficiare dell’aumento o della diminuzione del consumo di caffè per ottenere una salute ottimale”.
Ha aggiunto il Dott. Daniel Chasman, professore associato presso il Brigham and Women Hospital e autore senior dello studio: “Come le precedenti analisi genetiche di fumo e di consumo di alcol, questa ricerca serve come un esempio di come la genetica può influenzare alcuni tipi di comportamento abituale. “Rimane il dato di fatto che al termine della ricerca si sia a evidenziato ancora una volta come il consumo di caffè abbia una forte valenza sociale e sia legato soprattutto a delle abitudini.