Gli amanti della caffetteria vintage lo conoscono già, ma il resto della popolazione probabilmente no. Stiamo parlando del “caffè frank”.
Altra categoria che potrebbe essere a conoscenza o interessata a questo tipo di caffè sono i soggetti intolleranti alla caffeina ma che non vogliono rinunciare al gesto di bere una tazzina di caffè.
Sono delle miscele preparate con orzo e lupini e in alcuni casi anche con cicoria, che, tra l’altro, viene consigliata a chi soffre di coliche biliari.
Tutto avvenne durante le guerre napoleonice quando alla Francia furono bloccate tutte le importazioni, compresa quella di caffè, di cui i francesi erano graossi consumatori ed estimatori.
Così si dovettero arrangiare e trovarono una sostituzione nella torrefazione delle radici di cicoria.
Questa pratica era già nota ai contadini olandesi tanto che questa specialità era chiamata “caffè olandese”. Negli anni trenta e quaranta questo caffè si diffuse in tutta Europa grazie anche alla facile reperibilità della pianta di cicoria.
Altro non è, infatti, che il tarassaco, che si riconosce quando fiorisce dai famosi soffioni.
Non bisogna comunque eccedere con questo prodotto in quanto la cicoria ha un effetto lassativo e diuretico tanto che volgarmente viene chiamata “pisciatello”.