Morire a soli 29 anni è una tragedia già di per sè; decidere di porre fine alla propria esistenza, volontariamente, richiede una dose di coraggio che pochissimi possiedono; ma forse non si tratta di coraggio, bensì di paura di soffrire troppo, paura di non poter più avere il controllo sul proprio corpo. Esattamente ciò che è successo alla giovane Brittany Maynard che Sabato, primo novembre, si è volontariamente tolta la vita con convinzione e assoluta dignità.
Ad aiutarla a mettere in pratica questa volontà è stata l’Associazione ” Compassion & Choices “, un gruppo che Sostiene il suicidio assistito da medici, gli stessi che hanno procurato a Brittany i farmaci necessari a porre fine alla sua esistenza. La vicenda di questa sfortunata ragazza è iniziata lo scorso Capodanno quando le venne diagnosticato un glioblastoma, la forma più comune e più letale di tumore cerebrale. A niente sono valsi i tentativi di migliorarne le condizioni fisiche perchè per questo tipo di tumore cure ancora non ce ne sono. Così si espimeva Brittany a chi le chiedeva il motivo della sua decisione: ” il mio glioblastoma sta per uccidermi, è fuori dal mio controllo. Ho parlato con molti esperti su come sarei morta e si tratta di un modo terribile di morire. Quindi, essere in grado di scegliere di andarsene con dignità, mi risulta meno terrificante.”
Non sono mancate le critiche di coloro che non hanno approvato il gesto della ragazza etichettandolo con il termine di “suicidio” alle quali lei stessa ha risposto più volte: ” Non c’è una sola parte di me che vuole morire ma io sto morendo”. A seguito della vicenda ” Compassion and Choices” sta preparando una campagna per legalizzare la pratica dell’eutanasia; gli oppositori continuano a ribadire che il potenziale di abuso, specie nei confronti di anziani e disabili, supererebbe i benefici. Attualmente l’Oregon è il solo stato americano che permette l’eutanasia : chi ne fa richiesta deve dimostrare di essere affetto da una malattia terminale, deve essere in grado di intendere e di volere e deve deglutire il farmaco senza aiuto da parte del medico. Sono più di 750 le persone che si sono avvalse di questo diritto, fino a dicembre 2013, con un ‘età media di 71 anni. Solo in sei ne avevano meno di 35. Attualmente non c’è traccia di quanti vadano in Oregon a morire; chi decide di farlo deve esibire una documentazione che prevede un contratto di affitto, una scheda elettorale o la patente di guida.
Dopo un ultimo viaggio Brittany, che per un momento sembrava aver rimandato la decisione, ha messo in pratica ciò che aveva più volte preannunciato.