Uno studio pubblicato sulla rivista Hepatology ha scoperto che una maggiore assunzione di caffeina può ridurre il rischio di malattia del fegato grasso non derivante da abuso di alcool.
Un team costituito da membri della Duke-NUS Graduate Medical School (Duke-NUS) e della Scuola di Medicina dell’Università Duke hanno utilizzato cellule in coltura e topi come modelli cellulari per valutare gli effetti della caffeina sulla malattia del fegato.
Lo studio ha scoperto che un consumo di caffeina, pari all’equivalente di quattro tazze di caffè o tè al giorno, può proteggere il fegato dall’insorgere della malattia del fegato grasso (NAFLD) negli esseri umani.
Le persone affette da NAFLD hanno un accumulo di grasso nelle cellule del fegato che non è causata dall’alcol – secondo l’American Liver Foundation, e non vi è alcun trattamento, solo la prevenzione attraverso dieta ed esercizio fisico.
I ricercatori hanno dimostrato che la caffeina riduce il contenuto di grasso nel fegato e “stimola la β-ossidazione nelle cellule epatiche attraverso un percorso di autofagia-lisosomiale.”
Paul Yen, professore associato presso la Duke NUS, dichiara ” questo è il primo studio dettagliato del meccanismo di azione della caffeina sui lipidi nel fegato ed i risultati sono molto interessanti. Caffè e tè sono così diffusi e l’idea che possano essere terapeutici, soprattutto dal momento che hanno la reputazione di essere ‘cattivi’ per la salute, è particolarmente illuminante. ”
Il consumo di caffeina certamente gode di una cattiva reputazione circa i problemi che può arrecare alla salute. Ad esempio, alcuni ricercatori statunitensi hanno recentemente scoperto che bere quattro o più tazze di caffè al giorno può aumentare il rischio di morte precoce.
Altre ricerche hanno suggerito che il consumo di circa due tazze di caffè al giorno potrebbe essere collegato a incontinenza urinaria negli uomini.
In realtà questo non è il primo studio che mette in luce gli effetti benefici della caffeina sulla nostra salute. I ricercatori della Harvard School of Public Health affermano che il rischio di suicidio più basso si registra negli uomini che bevono da due a quattro tazze di caffè al giorno.
Questo ultimo studio, dicono i ricercatori, potrebbe portare allo sviluppo di farmaci simili alla caffeina che hanno effetti terapeutici sul fegato, ma che non hanno i soliti effetti collaterali legati alla caffeina stessa.