Il Prof. Antony Hilton capo delle scienze biologiche e biomediche della “Aston University” ha condotto uno studio su di un accessorio naturale amato da molti uomini hipster: la barba.
Lo studio ha voluto mettere in guardia non solo gli uomini ma anche le loro compagne circa i pericoli sulla salute derivanti dalla presenza di barba. Probabilmente baciare un uomo barbuto può essere sinonimo di avvicinare le labbra ad un covo di batteri. Sembrerebbe che la barba rappresenti il modo migliore e più veloce di diffondere infezioni da stafilococco essendo piena di insetti che passano tranquillamente dai peli alle guance di chi gli si avvicina. “Le cuticole dei peli sono un concentrato di germi e grasso”. Colpa dell’abitudine, inevitabile, di passarsi le dita tra la barba che trasferisce la sporcizia dalle mani al volto e viceversa. In caso di raffreddore e di naso che cola i germi verranno per forza di cose intrappolati nella barba.
Fa parte di quelle cose che non vorremmo mai sapere ma è indiscutibile che un cuoco, un cameriere, costretto ad avere a che fare con il cibo che noi mangiamo al ristorante, se provvisto di barba è facile che depositi nei nostri piatti indesiderati ospiti.
Lo stesso vale per i medici ed in particolare per i chirurghi a cui neanche la mascherina può essere di grande aiuto. Nelle barbe analizzate sono stati ritrovati fino a 20.000 batteri. C’è però anche da sottolineare che esiste qualcuno che con questa teoria non è d’accordo sostenendo che la barba agirebbe invece come una specie di rete, utile a catturare polline e germi e capace di ridurre i sintomi di allergie, riniti e asma. Secondo altri la barba sarebbe un ottima prevenzione per il cancro della pelle fungendo da barriera con l’esterno.