Sappiamo tutti che camminare fa bene ed una bella passeggiata immersi nella natura rinfranca corpo e spirito, ma…. è proprio vero che l’immobilità è così dannosa e perchè? A questa domanda hanno provato a rispondere gli scienziati dell’Università di Pavia in tandem con la Statale di Milano che hanno condotto uno studio specifico sugli effetti del riposo prolungato od in assenza di movimento muscolare.
IL MOVIMENTO E’ ESSENZIALE
Si è giunti alla conclusione che la camminata o comunque il movimento effettuato con gli arti inferiori, sia precursore per la formazione di nuove cellule nervose, mentre al contrario l’immobilità forzata, ad esempio durante le missioni spaziali o a causa di una lungo degenza per malattia, rallenta diverse funzioni fisiologiche e neuro muscolari; la stasi prolungata influenza negativamente il sistema motorio, metabolico ed anche quello nervoso.
Secondo questa recente ricerca dunque, il movimento delle gambe ha effetti più che positivi sulle cellule staminali neurali tanto da stimolare la formazione di nuove cellule nervose. Se non intervengono fattori patologici, cerchiamo di dare un calcio alla pigrizia, poichè il movimento regolare oltre a prevenire sovrappeso, malattie cardiovascolari e obesità, è utile al benessere generale riuscendo persino a migliorare la qualità della vita e anche L’ASPETTATIVA DI VITA.
L’ideale è la camminata a passo svelto che regala un significativo giovamento soprattutto alle donne. Questa volta a condurre l’indagine scientifica è un gruppo di ricercatori del Regno Unito che hanno analizzato dati statistici di un nutrito campione di persone (oltre 470mila) di età media di 52 anni nell’arco di 10 anni: il risultato è sorprendente!
Le donne che camminavano regolarmente a passo veloce avevano un’aspettativa di vita che oscillava tra gli 86,7 e gli 87,8, mentre le donne che camminavano con un passo più lento raggiungevano un’aspettativa di vita di 72,4; negli uomini questo dato scendeva addirittura a 64,8.
ASPETTATIVA DI VITA
Questo perchè la forma fisica è essenziale affinchè l’indice di massa corporea, indicatore di buona salute, sia più basso e grazie al quale migliora e si allunga l’aspettativa di vita.
Del resto questa è una raccomandazione anche dell’OMS che mette in guardia dai rischi dell’inattività, soprattutto nei bambini ed adolescenti sempre più a lungo incollati davanti a smartphone e videogiochi e dunque destinati al sovrappeso.
L’eccessiva sedentarietà è un male sociale, che causa ogni anno un milione di morti per cause concatenate, come le malattie coronariche, i diabeti di tipo 2 e varie patologie tumorali.
Facciamoci un favore, lasciamo l’auto, camminiamo a piedi o in bicicletta e saliamo le scale dimenticandoci l’ascensore!
Quando si decide di iniziare finalmente un’attività fisica che ci aiuti a migliorare la salute, di solito la prima cosa che ci viene in mente è di iniziare a correre.
Il motivo è presto detto. Infilarsi una tuta e approfittare, magari nelle ore più tranquille, delle strade deserte, richiede meno sforzo e impegno che andare in palestra, oltre a risultare più economico.
Opinione comune è quella di associare la corsa ad un dimagrimento più significativo, accelerando anche i tempi per ottenere qualche risultato.
CORRERE O CAMMINARE?
Un fondo di verità però c’è perchè correre ci fa bruciare in poco tempo un numero elevato di calorie.
La corsa ha però anche i suoi lati negativi.
Tenete presente che quando il nostro corpo è sotto sforzo non è in grado di decidere cosa bruciare, per cui molte volte otterremo il risultato di bruciare velocemente più massa muscolare che grasso.
Questo meccanismo ci darà l’impressione di aver ottenuto grandi risultati ma non saremo poi così soddisfatti.
Quando il nostro corpo viene sottoposto ad uno sforzo eccessivo inizia a produrre un ormone, il cortisolo, chiamato anche ” l’ormone dello stress”, capace di scatenare dei veri e propri attacchi di fame.
Potrebbe essere così che a metà mattinata veniate presi da una irrefrenabile voglia di dolce che annnullerà tutti gli sforzi fatti in precedenza.
L’IMPORTANZA DEL CORTISOLO
Ancora il cortisolo prodotto in quantità eccessiva, inibisce la produzione dell’ormone T4, utile per il nostro metabolismo. La tiroide, in presenza di molto cortisolo in circolo, è ostacolata nella sua funzione con il risultato di rallentare il metabolismo con conseguente aumento di peso.
Ultimo, ma non per importanza, è l’impatto che la corsa può avere sulle nostre articolazioni. Chi corre in evidente sovrappeso le sottoporrà ad uno stress eccessivo che, con il tempo, potrebbe causare problemi seri.
Questi i principali motivi per cui è sempre preferibile optare per una camminata. Iniziamo con il dire che la semplice camminata, più o meno veloce, fa immediatamente produrre al nostro corpo due ormoni, la dopamina e la serotonina che ci faranno sentire più rilassati e felici. Va da sè che iniziare la giornata con una sana passeggiata ci aiuterà ad affrontare al meglio la nostra giornata.
Camminare, magari ascoltando della buona musica, ci aiuterà a riordinare le idee, a darci motivazione, a riorganizzare le priorità, a rallentare il flusso continuo di pensieri.
QUANTO CAMMINARE?
Ma quanto camminare?
Per ottenere benefici è consigliabile dedicare almeno 30 minuti al giorno a questa attività. Chi ha la fortuna di vivere in una città di mare o con ampi spazi verdi, dovrebbe dedicare almeno una decina di minuti al riscaldamento e poi iniziare la propria camminata. La voglia di ottenere risultati immediati spesso fa desistere la maggior parte di noi da qualsiasi proposito positivo.
Sappiate però che se sarete costanti, già dopo le prime due settimane, inizierete a notare dei piccoli cambiamenti. Forse l’ago della bilancia ancora non sarà sceso ma inizierete ad avere una postura migliore, vi sentirete più tonici, migliorerà il respiro.
Per iniziare a notare cambiamenti nel peso corporeo sarà necessario essere costanti per almeno un mese.
Tenete conto che una persona con un peso medio di 65 Kg in 15 minuti brucerà circa 50 Kcal, in 30 minuiti 100 Kcal- La pratica e l’esercizio costante vi porteranno ad aumentare la velocità, il che farà raddoppiare le calorie bruciate. Il consiglio allora è questo e si rivolge a chi ha più di 40 anni e non ha mai svolto attività fisica ma ha deciso di dare una svolta alla propria salute fisica e al proprio aspetto.
Camminate, che sia in modo lento o veloce non ha importanza.
La costanza, l’impegno, e il tempo daranno i loro risultati.
Se volete ottenere un dimagrimento più importante abbinate questa sana abitudine delle regole alimentari diverse.
Già nutrirsi in modo adeguato stimola il dimagrimento.
Se assocerete una sana alimentazione ad un costante esercizio fisico, i risultati non tarderanno ad arrivare.