Partiamo spiegando un semplice concetto: la cartilagine è un tessuto gommoso che riveste le articolazioni e consente alle ossa di scivolare una sull’altra. Quando la cartilagine si usura o si rompe, le ossa sfregano dando vita a dolore, gonfiore e rigidità: l’artrosi.
L’artrosi è una patologia che, con il passare del tempo, tende a peggiorare arrivando a formare speroni ossei intorno all’articolazione, facendola diventare più debole e rigida.
Nel genere maschile compare prima dei 55 anni, in quello femminile dopo questa età. Generalmente chi soffre di artrosi sente più dolore dopo aver fatto esercizio fisico. Molto spesso il dolore compare appena svegli la mattina e dura circa 30 minuti fino a quando non ci si mette in moto. Durante il giorno invece peggiora quando ci si stanca e tende a scomparire a riposo.
Artrosi, sintomi, integratori e consigli utili
Può capitare anche di non avvertire sintomi malgrado le ecografie mostrino qualche avvisaglia. L’artrosi non può essere curata ma può essere tenuta sotto controllo. In alcuni casi si rende necessario un intervento chirurgico ma spesso alcuni trattamenti possono migliorare i sintomi. La maggior parte dei medici consiglia l’assunzione di paracetamolo che presenta effetti collaterali minori rispetto ad altri tipi di farmaci specifici.
Si può pensare anche all’assunzione di determinati integratori: pillole di glucosamina e condroitina solfato, capsacina in crema per alleviare il dolore.
Cambiare o migliorare il proprio stile di vita rimane sempre la scelta migliore: praticare una leggera attività fisica migliora le condizioni cliniche in particola modo è indicato il nuoto o comunque gli esercizi in acqua.
Non bisogna tralasciare poi di mangiare cibi sani, riposare a sufficienza, perdere peso se si è in sovrappeso. La terapia fisica, in genere, può aiutare a migliorare la forza muscolare e il movimento delle articolazioni così come l’equilibrio. Il massaggio fornisce solo un sollievo temporaneo ma assicuratevi sempre di rivolgervi a personale esperto della patologia.
Infine l’agopuntura, un trattamento tradizionale cinese che parte dal presupposto che stimolando determinati punti del corpo si riesca a rilasciare sostanze chimiche capaci di bloccare il dolore. Solo un medico potrà poi consigliare, nei casi più gravi, di intervenire chirurgicamente cambiando l’allineamento di un osso per alleviarne lo stress, praticare una fusione chirurgica delle ossa, di solito nella spina dorsale, sostituire parzialmente o totalmente un giunto danneggiato con una articolazione artificiale: anca, spalla, caviglia, gomito.