Simon Ridley dell’Alzheimer’s Research del Regno Unito, ha dichiarato: “Comprendere i fattori che influenzano i rischi di Alzheimer potrebbe fornirci nuove strategie per prevenire il morbo”. Questa la conclusione di una ricerca condotta dall’University of Gothenburg da poco pubblicata su Neurology. In sintesi le donne di mezza età nevrotiche, ossessive, specie nei confronti dei loro compagni, insomma tutte quelle donne definite estremamente gelose, avrebbero anche il 50% in più di possibilità di ammalarsi di Alzheimer.
A giudicare dalle stime che parlano di 44 milioni di persone ammalate nel 2050 di questa “malattia” sarebbero davvero tante a soffrirne. Sono risultate più fragili in particolare quelle donne che possiedono un carattere timido incline all’introspezione. Insomma, come dire, oltre al danno la beffa! La ricerca sembra abbastanza autorevole considerato che è stata condotta su un lungo periodo di tempo, 38 anni, durante i quali le donne sono state sottoposte a numerosi test comportamentali.
Clare Walton, della Alzheimer’s Society ha precisato: “Mentre non possiamo controllare le fonti quotidiane di tensione, possiamo sviluppare delle strategia che aiutino ad affrontarle e stiamo finanziando una ricerca che ci aiuti a esplorare in che modo questo possa aiutare a ridurre i rischi di demenza“.
Nel frattempo che la ricerca vada avanti un consiglio alle donne: ammalarsi di demenza non conviene mai, tanto meno a causa di qualcuno che tradisce la nostra fiducia, per cui anche se la gelosia è un sentimento purtroppo difficile da tenere a bada, fatevi forza e concentratevi magari su attività più stimolanti.