Allattamento al seno: cosa c’è da sapere

Allattare al seno è la cosa migliore per la salute dei figli.
Le mamme lo sanno e quelle che allattano i propri figli aumentano sempre di più perchè, così facendo, sembra che assicurino al mondo una generazione di bambini più felici e vispi.
I bambini hanno bisogno del tatto e della cura per sopravvivere, e l’allattamento costituisce l’unione di entrambe le cose.

Recenti ricerche universitarie affermano che l’allattamento migliorerebbe lo sviluppo mentale dei bambini, e per diverse ragioni: in primo luogo, perchè il latte materno contiene acidi grassi e altre sostanze nutrienti necessarie per lo sviluppo del bambino; poi, perchè l’allattamento favorisce l’interazione verbale tra la madre e il bambino, ed infine perchè i suoi aspetti, fisici ed emozionali, giovano allo sviluppo del cervello.

Provati, altri effetti benefici: i bambini allattati al seno soffrono meno di problemi gastrointestinali ed hanno meno probabilità di incorrere in obesità, diabete e cancro.
Non solo i bambini, ma anche le donne che allattano hanno dei benefici: una ripresa più veloce dopo il parto e minore probabilità di sviluppare un tumore al seno.

La Mc Gill University canadese ha condotto uno studio su un gruppo molto ampio di bambini (14mila), per sei anni consecutivi.
I neonati sono stati divisi in due gruppi: quelli allattati al seno e quelli nutriti con latte artificiale.
Dopo i 6 anni, i bambini sono stati sottoposti a test di intelligenza.

Quelli allattati al seno hanno totalizzato in media 7,5 punti in più nei test di intelligenza verbale(lettura e scrittura), 2,9 punti in più in quelli di intelligenza non verbale e 5,9 punti in più in quelli di intelligenza generale.

Questo significa che il latte della mamma rende più intelligenti?Allattamento al seno: cosa c'è da sapere
Gli scienziati non ci credono.
In effetti non è stato possibile determinare se alla base dei punteggi più alti, ci sia il latte della mamma o il fatto che, in genere, le donne che allattano appartengono a classi sociali più alte ed hanno un’istruzione più elevata.

Anche la ricerca dell’Università di Edimburgo, due anni fa, giungeva agli stessi risultati: a favorire lo sviluppo psichico dei bambini nutriti al seno gioca non tanto il latte, quanto il profilo sociologico delle madri e l’ambiente familiare.
Se non potete allattare vostro figlio, quindi, niente paura.

Quello che conta è il contatto fisico e gli stimoli che saprete dargli.
Un’altro motivo per allattare il proprio figlio:
ciò che la saggezza popolare aveva intuito da secoli, trova conferma da una recente ricerca scientifica pubblicata sull’International Breastfeeding Journal.

Afferma che l’allattamento al seno aiuta le neomamme a perdere peso accumulato in gravidanza e ciò avviene più rapidamente rispetto alle donne che non allattano o allattano poco.
E’ statO messO a confronto il peso di 24 mamme (tra i 19 e i 42 anni) prima della gravidanza, al momento del parto e 12 settimane dopo il parto. Di queste, 17 nutrivano il loro neonato esclusivamente con il proprio latte, mentre le altre mescolavano il latte materno a quello artificiale.

A distanza di 2,4,8 e 12 settimane dal parto, quelle che allattavano esclusivamente al seno ritrovano la forma che avevano prima della gravidanza più facilmente, nonostante mangiassero di più e si muovessero di meno.
Negli ultimi anni, numerose ricerche hanno sottolineato l’importanza di DHA omega 3 e AA omega 6 per lo sviluppo di occhi e cervello dei neonati.

E’ fondamentale, quindi, che le madri durante la gravidanza e l’allattamento assumano quantità adeguate di DHA nella propria dieta.
E quando invece non si è in grado di allattare al seno (o si sceglie di non allattare), la formulazione di latte per neonati deve contenere DHA e AA ai livelli raccomandati.
Le donne, durante la gravidanza e l’allattamento, possono assicurare che i propri figli assumano una quantità sufficiente di DHA seguendo una dieta comprendente pesce e verdura.

UNA CURIOSITA’
Il gestore di un ristorante svizzero, nei pressi di Winterthur, vuole proporre ai suoi clienti pietanze cucinate con il latte materno.
E’ tuttora alla ricerca di mamme che lo forniscano, disposto a pagare 6.50 franchi per quattro decilitri.
Per il momento non ci sono state ancora forniture

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