A distanza di due giorni dal primo caso di contagio di Sars su territorio italiano, altri due soggetti hanno mostrato sintomi allarmanti. Si tratta di un’impiegata di un hotel e di una bambina di due anni. Entrambe sono entrate in contatto con il primo soggetto. Infatti la bimba è la nipote dell’uomo, mentre la donna è una collega.
Le due si trovano ora in stato di isolamento presso un ospedale di Firenze, il Careggi. Per il momento non hanno mostrato sintomi conclamanti la malattia, ma sono comunque tenute sotto stretto controllo in attesa che si manifestino o che, diversamente, si possa definitivamente escludere il contagio.
Circa quaranta persone, entrate in contatto con l’uomo, sono ora sottoposte a controlli per escludere la presenza del virus. Due giorni fa un cittadino di quarantacinque anni, di nazionalità straniera ma residente in Italia, di ritorno da un viaggio in Giordania si è presentato in ospedale con febbre alta, tosse ed insufficienza respiratoria ed è stato subito ricoverato in isolamento.
Purtroppo al momento non esiste una profilassi per proteggersi da questa malattia, anche l’Organizzazione Mondiale della Salute si limita a richiamare le più comuni norme di igiene e a chiedere di evitare i contatti con le persone malate.
Occorre dire comunque che il contagio è reso possibile solo dopo un prolungato contatto con il malato, cosa che può avvenire nel caso di colleghi o parenti. Comunque sia l’uomo che le due donne non sono in pericolo di vita e si nutrono ancora speranze circa la possibilità di escludere il contagio dalla Sars.