Muoversi ogni giorno migliora la salute, previene malattie croniche e riduce i costi sanitari: in Italia si valuta una legge per prescrivere l’attività fisica.
I benefici del movimento quotidiano
Non occorrono allenamenti estremi per migliorare il proprio benessere: bastano 20-30 minuti di attività moderata al giorno per ottenere i primi effetti positivi. Camminare, usare le scale, andare in bicicletta o svolgere esercizi leggeri a casa o al parco sono azioni semplici ma efficaci. L’attività fisica regolare rafforza cuore, muscoli, tendini e ossa, migliora la respirazione e stimola il metabolismo. Anche l’umore trae vantaggio dal movimento: riduce stress, ansia, sintomi depressivi e migliora la qualità del sonno.
Prevenzione e riduzione dei costi sanitari
Oltre al benessere individuale, muoversi ha un impatto concreto sulla salute pubblica. Secondo un rapporto congiunto di OMS e OCSE, se ogni cittadino europeo raggiungesse i 150 minuti settimanali di attività fisica si eviterebbero entro il 2050 oltre 11 milioni di nuovi casi di malattie croniche non trasmissibili, tra cui diabete di tipo 2, obesità e patologie cardiovascolari. In Italia, il costo dell’inattività fisica è stimato in 1,3 miliardi di euro nei prossimi trent’anni.
Verso una prescrizione medica del movimento
La crescente consapevolezza sul ruolo del movimento ha spinto alla proposta del Ddl 287, che mira a rendere l’attività fisica prescrivibile dal medico al pari di un farmaco e detraibile fiscalmente. In alcuni ospedali è già in corso la sperimentazione di programmi di cura che integrano l’esercizio anche per pazienti fragili. L’iniziativa internazionale Exercise is Medicine, nata negli Stati Uniti, promuove da anni l’idea che il movimento debba diventare parte integrante della vita quotidiana, al pari di una corretta alimentazione e di un buon riposo.