Perdere peso: il ruolo di zuccheri e grassi

Perdere peso

Come suggerisce il buonsenso, i grassi sono più pericolosi degli zuccheri, in quanto un grammo di zuccheri contiene 4 calorie mentre un grammo di grassi ne contiene 9. In realtà il ragionamento non è così semplice. Proviamo a capire qualcosa di più : i grassi assunti con l’alimentazione influenzano l’accumulo di adipe, in particolare i grassi insaturi tendono ad essere più facilmente disponibili come combustibile rispetto a quelli saturi.

Tuttavia grande importanza la riveste la tempistica con cui vengono assunti. Per esempio, se gli zuccheri vengono assunti prima o dopo una qualsiasi attività fisica, la maggior parte di essi sarà convertita in glicogeno muscolare e non in adipe. Se assunti in qualsiasi altro momento della giornata, invece, causeranno un picco insulinico che intensificherà l’accumulo adiposo.

Quindi, prediligendo grassi salutari come quelli monoinsaturi (olio di oliva, frutta secca con guscio, semi e avocado) e polinsaturi (pesce), e limitando nel contempo l’assunzione di zuccheri come riserva energetica per l’attività fisica e assumendo carboidrati a combustione lenta (pane, pasta integrale, patate dolci e farina d’avena) durante gli altri pasti, nè gli zuccheri nè i grassi vi faranno ingrassare.Perdere peso

Se tutto questo ragionamento non bastasse ecco un altro motivo per mettere via le patatine fritte: i trans-grassi fanno ingrassare più degli altri tipi di grassi. Una recente ricerca della Wake Forest University ha analizzato un certo numero di scimmie, nutrite con diete ad alto contenuto di trans-grassi, scoprendo che quest’ultime hanno accumulato più adipe intorno alla vita e peso generale rispetto a quelle che seguivano una dieta di identico apporto calorico ma con una maggiore quantità di grassi insaturi, come quelli contenuti nell’olio d’oliva.

La conclusione è stata, quindi, che i trans-grassi, non solo promuovono l’aumento del tessuto adiposo, ma ne favoriscono la migrazione da altre parti del corpo alla zona addominale. Ed è proprio il grasso addominale a costituire il rischio maggiore di malattie cardiache.

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